“L’area cuscinetto, ovvero la zonadelimitata per l’emergenza della Xylella Fastidiosa, si riduce di circa 10 km a seguito delle controanalisi disposte dalla magistratura in ordine all’ulivo inizialmente considerato infetto a Monopoli (BA)”, sottolinea la Copagri Puglia, facendo notare che“la disposizione dell’Osservatorio Fitopatologico non è di poco conto, ma soprattutto pone una serie di interrogativi sull’attendibilità delle analisi svolte in questi mesi”.
“La Regione Puglia, infatti, Con atto dirigenziale n. 3 del 16/01/2019 e attraverso l’Osservatorio Fitosanitario ha pubblicato una determina che aggiorna le aree delimitate alla Xylella fastidiosa proprio a seguito del ritrovamento della pianta ‘infetta’”, prosegue la federazione, riportando il testo della determina: “a seguito della individuazione del focolaio in agro di Monopoli – si legge – è conseguentemente ridefinita la ‘zona cuscinetto’ posta a nord del focolaio, estendendola con un raggio di 10 km rispetto alla posizione dell’albero infetto…”.
“Nell’atto dirigenziale si fa poi riferimento a un atto a firma congiunta del Prof. Boscia Donato e del Prof. Vito Nicola Savino datato 19/12/2018, che conferma la presenza della Xylella sul campione dell’ulivo in agro di Monopoli rilevato in data 16/12/2018”, osserva la Copagri Puglia, ricordando che “l’Osservatorio Fitosanitario della Regione svolge un compito pubblico di estrema importanza che ha riflessi e ripercussioni dirette sulle aziende agricole e su tutto il comparto agricolo. Se non ci fossero state le controanalisi disposte dalla magistratura, la zona cuscinetto sarebbe stata invariata con conseguenze per tutte le aziende agricole, i vivai e i frantoi che insistono in quel territorio”.
“In ragione di quanto esposto, non riusciamo a rispondere alle molteplici e legittime istanze che ci vengono avanzate dai nostri produttori, i quali si chiedono perché la regione abbia creato un ingiustificato allarme e messo in crisi tutto il comparto olivicolo dei comuni di Polignano a Mare e Conversano, atteso che per alcune aziende sono addirittura state irrogate sanzioni per non aver effettuato le buone pratiche agricole obbligatorie nella zona cuscinetto”,afferma il presidente Tommaso Battista. “In particolare – prosegue il presidente – ci chiediamose le attuali delimitazioni delle zone, infetta, cuscinetto e di contenimento, potrebbero essere ridefinite se venissero affidate le analisi a laboratori diversi da quelli a cui la Regione si è rivolta. Rispetto alle risorse che la Regione ha destinato al CNR e alDipartimento Scienze del Suolo dell’Università di Bari, enti che hanno certificato la presenza della Xylella, sarebbe forse stato utile fare qualche considerazione anche sulla scorta di quanto è emerso dalla magistratura”. “A questi interrogativi sono tenuti a dare risposte chiare e trasparenti le massime autorità regionali”, conclude il presidente Battista.
Il Direttore Il Presidente
(Alfonso Guerra) (Tommaso Battista)