Fermare la Xylella e mitigare i danni è questo il tema affrontato oggi nel corso di un convegno organizzato da Copagri Puglia alla Fiera del Levante.
“Per bloccare l’avanzata della Xylella, ormai certificata in agro di Monopoli, occorrono le eradicazioni e gli espianti, bene sta facendo il nuovo direttore dell’Arif, Francesco Ferraro. E siamo lieti che oggi il direttore abbia voluto aprire le porte ad un nuovo modello per il contrasto alla Xylella volendo approfondire il tema del controllo dei vettori. In questo campo l’esperienza del professore Porcelli può essere utile, perché non si può pensare che l’espianto sia l’unico argine alla avanzata di Xylella”, sottolinea il presidente di Copagri Puglia Tommaso Battista che ha specificato come sia necessario intervenire nelle zone indenni.
La Regione, attraverso il PSR con la misura 1.2, ha favorito le attività di informazione rivolte al mondo agricolo ed è in questo ambito che lo sforzo di Copagri si sta concentrando perché la lotta alla Xylella non sia solo uno slogan ma una serie di azioni, anche con una comunicazione efficace, rivolte a fermare quella che appare una inesorabile avanzata.
“L’incontro di oggi – ha proseguito Battista – ha gettato le basi per un nuovo modello di gestione di questa emergenza che ci auguriamo il nuovo assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, voglia accogliere. Eradicazioni, controllo vettori con intensificazione dei monitoraggi e cura, questo il percorso da seguire. Occorrono nuovi finanziamenti anche su progetti di ricerca come quelli portati avanti dal Professore Scortichini”, anche lui intervenuto al convegno. “Copagri ha un solo obiettivo su questo tema: fermare l’avanzata di Xylella con un cambio di passo: azioni sinergiche tra i soggetti interessati”, ha ribadito Battista.
Per Franco Verrascina, presidente nazionale di Copagri che ha concluso i lavori, “la politica ha le sue responsabilità, oggi è tempo di pensare agli agricoltori senza altri fini, è necessario intervenire subito anche con l’aiuto del mondo scientifico. Basta ritardi! È tempo di agire! Fermiamo la Xylella e confrontiamoci anche sul futuro dei nostri territori e del nostro paesaggio”, l’appello finale di Verrascina.