Lazzàro e Palermo, nostro impegno iniziato con migliori intenzioni per offrire benefici concreti ad agricoltori
Bari, 4 ottobre 2024 – Confagricoltura Puglia e Copagri Puglia chiedono con forza le dimissioni del commissario del Consorzio Unico di Bonifica Centro-Sud Puglia Francesco Ferraro e un immediato cambio di rotta da parte del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dell’assessore all’agricoltura Donato Pentassuglia. La richiesta arriva al termine di un incontro dedicato alla crisi del consorzio di bonifica, successivo alle dimissioni dei subcommissari Antonello Bruno, designato dalla Confagricoltura Puglia, e Alfonso Guerra, direttore della Copagri Puglia.
Secondo le due organizzazioni, gli sforzi per salvare il Consorzio Unico di Bonifica Centro-Sud Puglia sono ormai esauriti. “Il nostro impegno a fianco del commissario Ferraro era iniziato con le migliori intenzioni, con l’obiettivo di offrire agli agricoltori pugliesi un ente efficiente, che non si limitasse a imporre tasse senza offrire benefici concreti, ma che, al contrario, assolvesse pienamente i propri obblighi”, dichiarano i presidenti di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro e di Copagri Puglia Michele Palermo.
Tuttavia, ai subcommissari designati non è stato concesso di svolgere il proprio lavoro. “Le loro richieste legittime sono state sistematicamente ignorate, impedendo ogni reale azione di rilancio del consorzio. Anche durante l’odierna riunione – proseguono – abbiamo constatato la totale mancanza di un progetto chiaro e di una visione per l’agricoltura e l’ambiente, sia da parte del commissario Ferraro che della Giunta Emiliano. Questo continuo rimpallo di responsabilità grava interamente sugli agricoltori, che da anni subiscono le conseguenze di gestioni inefficaci e incerte e stanno vivendo il dramma della crisi idrica”.
“I consorzi di bonifica della Puglia, già commissariati, versavano in una situazione critica, afflitti da debiti pesanti e privi di piani industriali e di bonifica adeguati e temiamo – avvertono i presidenti – che il Consorzio Unico stia seguendo la stessa rotta disastrosa; per questo chiediamo le dimissioni immediate del commissario e una piena assunzione di responsabilità da parte del presidente Emiliano e della sua Giunta”.
Il disegno di legge proposto dalla Giunta regionale non fa alcun riferimento ai nuovi piani di classifica che per Copagri e Confagricoltura Puglia sono condizione indispensabile per ridurre i costi. Ci sono territori che sono completamente esclusi dal tributo consortile, perché esclusi dal perimetro della contribuenza.
“La gestione dell’acquedotto rurale – dichiarano i presidenti Lazzàro e Palermo – non può essere a carico del Consorzio”. Ogni anno si registra un disavanzo di gestione di circa 6/8 mln di euro. L’Autorità Idrica Pugliese riconosce l’AQP quale unico soggetto legittimato alla gestione, mentre la stessa è affidata impropriamente al Consorzio di Bonifica. In Puglia ci sono oltre 191.000 aziende agricole (dati Istat), il progressivo aumento di quelle gestite da giovani sotto i 40 anni è un segnale di come l’interesse verso il settore primario sia in crescita. “È fondamentale sostenere e incentivare questa tendenza – concludono le associazioni – ma purtroppo, durante l’incontro odierno, il governo regionale ha dimostrato di perseguire una direzione contraria a quella della tutela del lavoro, anche di quello dei giovani”.